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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Dichiarazioni dell'Unione europea (2006)



Bruxelles, 26 giugno 2006

10896/06 (Presse 195)
Dichiarazione della Presidenza a nome dell'Unione europea
sulla proroga del mandato dell'Ufficio dell'Alto Commissario
delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo in Colombia

1. L'Unione europea sostiene pienamente la presenza in Colombia dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo e plaude al lavoro da esso svolto.
L'Ufficio, il cui mandato scadrà nell'ottobre 2006, svolge un importante ruolo nella tutela e promozione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale in Colombia, mediante attività di sorveglianza, consulenza, cooperazione tecnica e informazione.

2. L'Unione europea è favorevole a che l'Ufficio continui a svolgere un ruolo importante ed esprime l'auspicio che le prossime discussioni tra il Governo colombiano e l'Alto Commissario per i diritti dell'uomo sulla proroga del mandato dell'Ufficio siano animate da uno spirito di stretta cooperazione e di dialogo costruttivo.

3. L'Unione europea sottolinea l'importanza che il Governo colombiano sostenga attivamente l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo in Colombia e si avvalga dell'intera gamma di servizi da esso offerti, nei settori della consulenza, della cooperazione tecnica, della sorveglianza e della valutazione della situazione dei diritti umani nel paese.

I paesi aderenti Bulgaria e Romania, i paesi candidati Turchia, Croazia* ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia*, i paesi del processo di stabilizzazione e associazione e potenziali candidati Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e i paesi dell'EFTA Islanda, Liechtenstein e Norvegia membri dello Spazio economico europeo, nonché l'Ucraina e la Repubblica moldova aderiscono alla presente dichiarazione.




Bruxelles, 2 giugno 2006

9900/1/06 REV 1 (Presse 159)
Dichiarazione della Presidenza a nome dell'Unione europea
sulle elezioni presidenziali in Colombia

L'Unione europea si rallegra per lo svolgimento di libere elezioni il 28 maggio 2006 ed esprime le più sentite congratulazioni al Presidente Alvaro Uribe Velez per la sua netta vittoria e il suo secondo mandato come Presidente della Colombia.

L'Unione europea confida che il secondo mandato del Presidente Uribe consentirà al governo colombiano di proseguire gli sforzi per stabilire lo stato di diritto in tutto il paese e portare avanti la lotta contro il terrorismo, la produzione illegale e il traffico di droga.

L'Unione europea riafferma la sua solidarietà con il popolo colombiano. Rivolge un appello a tutti i gruppi armati illegali affinché si impegnino sinceramente nella ricerca di una soluzione negoziata al conflitto armato interno. Nello stesso tempo, l'Unione europea ribadisce la necessità di giungere ad un accordo in campo umanitario.

L'Unione europea riafferma il suo impegno a proseguire le sue eccellenti relazioni con la Colombia e ad intensificare il dialogo politico, le relazioni commerciali e i vincoli economici, in particolare nel quadro della cooperazione regionale con i paesi andini.

Continuerà a fornire pieno sostegno allo sviluppo democratico, economico e sociale e al ripristino della pace in Colombia.

I paesi aderenti Bulgaria e Romania, i paesi candidati Turchia, Croazia* ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia*, i paesi del processo di stabilizzazione e associazione e potenziali candidati Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro e i paesi dell'EFTA Islanda, Liechtenstein e Norvegia membri dello Spazio economico europeo, nonché l'Ucraina e la Repubblica moldova aderiscono alla presente dichiarazione.




Bruxelles, 23 febbraio 2006

6619/06 (Presse 53)
Dichiarazione della presidenza a nome dell'Unione europea
che esorta a negoziare un accordo umanitario in Colombia

In occasione del quarto anniversario del sequestro di Ingrid Betancourt e in seguito al decesso di uno degli ostaggi delle FARC, detenuto da oltre sette anni, l'Unione europea deplora la tragedia vissuta dagli ostaggi trattenuti in Colombia che nuovamente richiama l'attenzione e suscita la riprovazione della comunità internazionale.

L'Unione europea ha espresso, a varie riprese e in termini inequivocabili, la sua condanna assoluta della pratica crudele e disumana della presa di ostaggi, ovunque essa sia perpetrata.

L'Unione europea riconosce la necessità di giungere a un accordo umanitario e ritiene che questi eventi mettano in evidenza l'urgenza di cercare un dialogo che ne permetta la conclusione.

L'Unione europea ha accolto con speranza la proposta che la Spagna, la Francia e la Svizzera hanno presentato alla fine dello scorso anno per individuare un luogo in cui avviare tale dialogo. Nell'esprimere il suo pieno sostegno a questa iniziativa, l'Unione europea ha preso conoscenza con soddisfazione della reazione positiva delle autorità colombiane alla proposta.

L'Unione europea esorta tutti i gruppi armati illegali della Colombia a liberare rapidamente tutte le persone sequestrate e a rinunciare alla pratica del rapimento e della presa di ostaggi.

L'Unione europea invita più specialmente le FARC a reagire in maniera costruttiva alla proposta di concludere un accordo umanitario.

I paesi aderenti Bulgaria e Romania, i paesi candidati Turchia, Croazia* ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia*, i paesi del processo di stabilizzazione e associazione e potenziali candidati Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro e i paesi dell'EFTA Islanda, Liechtenstein e Norvegia membri dello Spazio economico europeo, nonché l'Ucraina e la Repubblica moldova aderiscono alla presente dichiarazione.

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