Ryszard Kapuscinski, il giornalismo come la letteratura
Il 23 gennaio del 2007 moriva a Varsavia a 75 anni, Ryszard Kapuscinski, il grande reporter di origini polacche.
Kapuscinski nacque a Pinsk, in Polonia orientale (oggi Bielorussia) nel 1932. Dopo gli studi a Varsavia, tra il 1959 e il 1981 lavorò presso l'agenzia di stampa polacca PAP e, grazie a ciò, viaggiò moltissimo e fu testimone di un'infinità di grandi eventi in Africa, Asia e America latina. In quegli anni presenziò a 27 rivoluzioni e seguì 12 guerre, per quattro volte rischiò la fucilazione.
Kapuscinki seguì così in prima persona il processo di decolonizzazione dell'Africa, la caduta di Allende in Cile nel 1973 e la rivoluzione iraniana. A partire dagli anni Ottanta iniziò a collaborare con la stampa internazionale e, in particolar modo con il New York Times e la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
La sua fama è dovuta ai numerosi libri nati dai suoi reportage, soprattutto in Africa e Medio Oriente, che sono un esempio di giornalismo letterario. Tra quelli più famosi, ricordiamo: Il Negus. Splendori e miserie di un autocrate (1983)definito da "Newsweek" tra i migliori dieci libri del 1983; (1994, UE 1995); Lapidarium. In viaggio tra i frammenti della storia (1997); Ebano (2000); Shah-in-shah (2001); La prima guerra del football e altre guerre di poveri (2002, UE 2005); In viaggio con Erodoto (2005); Autoritratto di un reporter (2006).
Allegati
- Ryszard Kapuscinski nel ricordo di Ettore Mo (11 Kb - Formato pdf)- Fonte: Redattoresociale.itIl documento è in formato PDF, un formato universale: può essere letto da ogni computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader". Per salvare il documento cliccare sul link del titolo con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome" (PC), oppure cliccare tenendo premuto Ctrl + tasto Mela e scegliere "Salva collegamento come" (Mac).