IL SEME E IL FRUTTO
IL SEME E IL FRUTTO
Saluto e introduzione
G: Spesso, nella vita del singolo credente e in quella della comunità cristiana, si viene come attanagliati dalla domanda sull'incisività della propria sequela. Si desidera, si vuole, anche fortemente, essere e porre segni di credibile carità. Ma come crescere e costantemente ristabilizzarsi nella carità come tratto carat-teristico dell'appartenere a Cristo? C'è solo un iter consolidato: si devono dilatare le radici della fede aprendosi all'ascolto della Parola. Sarebbe vano e velleitario pretendere che, nella propria esistenza o nella propria comunità, risplenda una carità più significativa e incisiva se non c'è crescita di fede, ma è ancor più vano e velleitario pretendere una fede matura senza un profondo, serio, voluto, cercato ascolto della Parola.
(M. M. Morflno, Puri di cuore o la grazia dell'unificazione del centro dell'essere)
Inno (a scelta)
Sal 118, 89-96
Ant. Lampada ai miei passi / è la tua Parola: *
luce sul mio cammino.
La tua parola, Signore, *
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
perché ho cercato il tuo volere.
Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
ma la tua legge non ha confini.
Gloria
Si ripete l'antifona.
Lettura
L: Fate attenzione a come ascoltate!
Dal Vangelo secondo Luca (8,1 -18 passim)
In quel tempo Gesù disse una parabola: "II seminatore uscì
a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu
calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un'altra parte cadde sulla
pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un'altra
parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono.
Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento
volte tanto". Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per ascoltare,
ascolti!".
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse:
"II significato della parabola è questo: il seme è la parola
di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma
poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non
avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando
ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un
certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai
rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare
da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con
cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Fate attenzione
dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi
non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere".
Meditazione (silenziosa o guidata da brevi spunti di lectio divina)
Sal 118, 97-104
Ant. Lampada ai miei passi è la tua Parola: *
luce sul mio cammino.
Quanto amo la tua legge, Signore; *
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio
dei miei nemici, *
perché sempre mi accompagna.
Sono più saggio di tutti i miei maestri, *
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani, *
perché osservo i tuoi precetti.
Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, *
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi, *
perché sei tu ad istruirmi.
Quanto sono dolci al mio palato
le tue parole: *
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, *
per questo odio ogni via di menzogna.
Gloria
Si ripete l'antifona.
L: Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Dal "Commento sul Salmo 118" di sant'Ambrogio, vescovo.
La Parola di Dio è la vitale sostanza dell'anima nostra; la nutre, la fa crescere, la dirige. Non c'è un'altra cosa che possa far vivere l'anima come la Parola di Dio. Difatti, nel modo stesso che cresce il dialogo con Dio nell'anima nostra per l'accoglienza, l'intelligenza e la comprensione della Parola, così cresce anche la sua vita. E viceversa, quando viene a mancare la Parola di Dio nell'anima, anche la sua vita vien meno. Pertanto, come l'unione dell'anima e del corpo è animata, nutrita e sostenuta dal soffio vitale, così l'anima nostra è vivificata dalla parola di Dio e dalla grazia spirituale. Perciò dobbiamo sforzarci in ogni modo di metter da parte tutto, di raccogliere in noi le parole di Dio e di trasfonderle nel nostro intimo, nei sentimenti, nelle sollecitudini, nei pensieri e nelle azioni, per corrispondere coi farti alle parole delle Scritture e non essere in contraddizione con i precetti celesti; così che possiamo dire anche noi: "La tua Parola mi fa vivere" (Sai 118,50).
L: Dal seme della Parola il frutto della carità.
Da "Parole sulla Chiesa. Meditazioni sul Vaticano II per i laici dei Consigli Pastorali" di Carlo Maria Martini, vescovo.
La Parola è la parte di Dio, Dio che fa la sua parte, si rivela, si
dona, si dice, invita, promette, giudica, comanda, esorta. La fede è
la parte dell'uomo, la risposta che l'uomo da a Dio. Luomo ascolta, riceve,
accoglie, obbedisce, si lascia illuminare, attrarre, incoraggiare, consolare,
confortare, entusiasmare dalla Parola con cui Dio gli comunica il suo mistero
di amore chiamandolo a diventare suo figlio, a diventare partecipe del suo mistero
per sempre.
Al primato della Parola corrisponde dunque la fede. Se la Parola non trova rispondenza
nella fede, risuona nell'aria, non ha efficacia. Quando la Parola viene invece
ricevuta dal-l'uomo mediante l'atteggiamento della fede, esercita la sua efficacia.
L'efficacia che la Parola, accolta nella fede dell'uomo, esercita è la
carità. Il seme è la Parola; la fede è il grembo, la terra
dell'uomo che accoglie il seme; la carità è il frutto che nasce
dal seme.
Meditazione (silenziosa o guidata da brevi spunti di lectio divina)
Orazione:
O Dio, che in Cristo, tua Parola vivente, ci hai rivelato il tuo mistero di
amore, donaci una conoscenza viva e penetrante della Sacra Scrittura, perché
tutta la nostra vita ne sia trasformata e fruttifichi in opere di carità
e di pace, a testimonianza del Vangelo e per la gioia degli uomini. Per Cristo
nostro Signore.
Congedo e canto finale
(a cura delle Benedettine del monastero "Regina Pacis" di Saint Oyen, Aosta - da La Fiaccola, 2.2008)