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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas
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Da subito la Campagna si attiva nel far conoscere e denunciare la situazione del Sudan, in particolare le violazioni dei diritti umani, tramite la pressione politica sulle istituzioni italiane e internazionali, la sensibilizzazione della società civile e i contatti con il mondo dell’informazione. Tra le attività più significative, si devono ricordare forum e convegni internazionali per discutere diverse tematiche fondamentali per comprendere il conflitto e il cammino che ha portato alla firma degli accordi di pace, al referendum e all’indipendenza del Sud Sudan. Tramite il portale www.campagnasudan.it la campagna aggiorna costantemente sulle sulle iniziative e sulle principali questioni inerenti il Sudan e il Sud Sudan, anche con una Newsletter aggiornata quindicinalmente.
In evidenza dalle ultime newsletter
Complessivamente il conflitto in corso in Sudan coinvolge un territorio
molto vasto. Darfur, Kordofan meridionale e Nilo Azzurro da un punto di vista amministrativo fanno parte del Sudan; dal punto di vista geografico confinano con il Sud Sudan, indipendente da luglio; inoltre dal punto di vista politico Kordofan meridionale e Nilo Azzurro sono territori che non hanno trovato una collocazione completamente definita dopo gli accordi di pace tra Nord e Sud (ovvero tra il partito del presidente Bashir e lo Splm, al potere nel Sud) nel gennaio 2005, accordi che avevano chiuso una guerra civile durata oltre venti anni e che avevano aperto la fase di transizione che avrebbe portato al referendum sull'autodeterminazione del Sud e all'indipendenza. Nelle due regioni la presenza dello Spla e la diffidenza nei confronti del governo sudanese erano e sono tradizionalmente molto sviluppate. La ribellione del Nilo Azzurro è iniziata con l’attacco dell’esercito del governo di Khartoum alla residenza del governatore eletto, Malik Aggar (oggi leader dello Splm-N) e la sua deposizione: da giugno la ribellione insanguina anche il Kordofan meridionale, dove lo
forze dello Splm-Nord sono guidate dall’ex vicegovernatore della regione. Il conflitto è in corso e giungono notizie di processi ed esecuzioni sommarie nonché di torture anche nei confronti di civili. In Darfur gli scontri sono rallentati ma la tensione rimane alta ed i gruppi ribelli si stanno allenado con i gruppi del kordofan meridional in una nuova formazione politco-militare denominata Fronte rivoluzionario che qualora assorbisse anche i ribelli della regione del Est rappresenterebbe per la prima volta un’alleanza che di fatto accerchia il governo di Karthoum con il rischio dello scoppio di una guerra civile molto cruenta. A questo si aggiunge l’aumento della tensione tra il Sudan e il Sud Sudan a causa degli attacchi avvenuti in area petrolifera in territorio del Sud Sudan da parte di forze del governo del Sudan. L'attacco è stato duramente condannato dall'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, che l'ha definito un «crimine internazionale».
Le associazioni che aderiscono alla Campagna sono: Acli Milano, Acli Cremona, Amani, Arci, Caritas Ambrosiana, Caritas Italiana, Mani Tese, Missionari Comboniani, Missionarie Comboniane, Ipsia Milano, Pax Christi.
- Darfur. Geografia di una crisi (2008)Il primo libro in Italia che spiega le ragioni del conflitto nella regione africana del Darfur.
Newsletter della Campagna per il Sudan (Luglio-Dicembre 2010)
Newsletter informativa sulle principali azioni di intervento e sugli sviluppi della situazione nel paese africano, con gli ultimi aggiornamenti sui prossimi referendum di gennaio 2011.30 dicembre 2010