Dichiarazione del Consiglio delle Chiese sudanesi
"Siano benedetti i costruttori di pace, perchè essi saranno chiamati Figli di Dio" (Matteo 5,9)
Noi, in qualità di Responsabili della Chiesa Sudanese, siamo molto preoccupati per le conseguenze della recente decisione della Corte Penale Internazionale di emettere un mandato di arresto per il Pres. Omer Hassan Ahmed Al Bashir, sulla base di prove contro di lui relative ai crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Ci appelliamo al Governo del Sudan perché gestisca la situazione politicamente, diplomaticamente e con discernimento relativamente alla decisione della corte, perché affronti autenticamente e seriamente la situazione del conflitto in Darfur, perché dia piena attuazione all’adempimento dell'Accordo di Pace, perché persegua un processo di riconciliazione nazionale, lavorando con l'Unione Africana, la Lega Araba e la comunità internazionale per raggiungere questi obiettivi, nell'interesse della pace e della stabilità del Paese.
Chiediamo al Governo del Sudan di mantenere la pace, la tutela e la sicurezza di tutti i cittadini in questo delicato momento.
Chiediamo a tutti i gruppi armati del Darfur di perseguire un dialogo positivo col Governo in quanto unico mezzo per raggiungere la pace ed un riassetto pacifico del conflitto in Darfur.
Ci sta molto a cuore la situazione umanitaria in Darfur, ci appelliamo al Governo Sudanese di considerare la situazione della popolazione del Darfur seriamente, come risultato della chiusura delle operazioni di alcune organizzazioni umanitarie sudanesi e l'espulsione di organizzazioni internazionali che danno il loro sostegno umanitario in Darfur. Pertanto, occorre porre in essere delle rapide alternative per far fronte ai bisogni che si creano.
La Chiesa crede nella giustizia senza compromettere la pace e la stabilità della nazione. Non c’è dicotomia. Questi due elementi non sono in antitesi. L'assenza della pace nel Sudan non colpirà solo il Sudan come nazione, ma avrà gravi ripercussioni in tutta la regione. La decisione della Corte colpirà negativamente il Sudan ed il suo popolo in questo momento di transizione. Mentre la giustizia è estremamente importante, le società in transizione come il Sudan, hanno bisogno di altri strumenti ed altri modelli, al fine di integrare un modello di giustizia. Ci dovrebbe essere una giustizia olistica che racchiude responsabilità, ritrovamento della verità, riconciliazione, riforme e risarcimenti istituzionali. E' necessario sviluppare una soluzione integrata, che consenta alla società di ottenere la pace, senza trascurare il bisogno di giustizia.
Ci appelliamo alla comunità internazionale di continuare a mantenere la pace e sostenere la difficile ricostruzione attraverso tutto il Sudan del post-conflitto, come pure la particolare situazione umanitaria del Darfur di questo momento.
Chiediamo a tutte le comunità religiose di osservare il messaggio profetico di Dio nel preservare la pace, l’armonia e la stabilità nel Paese. Chiediamo anche a tutte le comunità religiose di pregare per la Nazione, il Presidente, e I cittadini del Sudan in questo momento.
Africa Inland Church Rev. James Lagos
Catholic Church Fr. Abraham Abayo
Coptic Orthodox Church Fr. Bishay Al Anthony
Coptic Orthodox Church Fr. Antonious Fakious
Greek Catholic Church Elder Daniel John Baima
Ethiopian Orthodox Church Fr. Michael Gabriel
Sudan Presbyterian Evangelical Church Rev. Nagi Kunagi
Sudan Interior Church Rev. Abraham Lul
Sudan Pentecostal Church Rev. Hani Khemis
Sudanese Church of Christ Rev.Barnaba Mathias
Episcopal Church of Sudan Bishop Ezekiel Kondo
Chairman, Sudan Council of Churches Rev. Musa Kodi
General Secretary, Sudan Council of Churches Rev. Peter L. Tibi