Testimoni del Risorto, animati dal suo Spirito
TESTIMONI DEL RISORTO, ANIMATI DAL SUO SPIRITO
G: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
L: Già nell'Antico Testamento i profeti erano consapevoli di
essere chiamati con la loro esistenza a testimoniare ciò che annunciavano,
pronti ad affrontare anche l'incomprensione, il rifiuto, la persecuzione. Il
compito affidato loro da Dio li coinvolgeva completamente, come un "fuoco
ardente" nel cuore, che non si può contenere IGer20,9) e perciò
erano pronti a consegnare al Signore non solo la voce, ma ogni elemento della
loro esistenza.
Nella pienezza dei tempi, sarà Gesù, l'inviato del Padre (Gv 5,36),
a testimoniare con la sua missione l'amore di Dio verso tutti gli uomini, senza
distinzione, con particolare attenzione agli ultimi. Egli è il sommo
testimone di Dio e del suo anelito per la salvezza di tutti.
(Benedetto XVI, XLVII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, 2010)
Preghiamo con il Salmo 62, a cori aitemi:
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco.
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
L: Nell'uomo che ha sete di Dio risuona una voce che chiama a consegnare
la vita. Allora "la vita è risposta ad una vocazione, è relazione
personale con Cristo, un dialogo e un cammino con Lui. Dio ci chiama in ogni
cosa, continuamente. Ogni persona, cosa o avvenimento è una sua parola,
un dono e un compito. Da parte nostra dobbiamo cercare sempre la sua volontà,
rivolgendo spesso a Lui anche un'attenzione consapevole; accettare se stessi,
la propria storia, gli altri, le realtà della natura, gli eventi piccoli
o grandi, favorevoli o tristi, significa trasformare la vita intera in dialogo
con Dio, preghiera diffusa, atto dì amore continuato".
(dal Catechismo degli adulti)
L: Dal Vangelo secondo Giovanni (1, 35-39)
II giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!". E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: "Che cosa cercate?". Gli risposero: "Rabbì - che, tradotto, significa Maestro -, dove di-mori?". Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Spazio per la preghiera silenziosa e la lettura personale della riflessione
"Venite e vedrete!". L'invito diventa storia di uomini che Dio associa
alla sua opera di salvezza, mistero nel quale la debolezza, il peccato e il
tradimento sembrano dissolversi in una chiamata tanto irresistibile quanto incomprensibile.
Miracolo che vede l'uomo affiancato a Dio, chiamato a collaborare con Lui nell'opera
della salvezza. Vocazione è miracolo grande che lo Spirito opera quando
illumina una frase, un gesto, una parola e ti senti interpellato. Gli Apostoli
non capiscono ciò che li attende. "Eppure Gesù risponde:
"Venite e vedrete" ai due discepoli di Giovanni il Battista, che gli
chiedevano dove abitasse. In queste parole troviamo il significato della vocazione
a essere apostoli di Gesù. La Chiesa, quale comunità dei discepoli
di Gesù, è chiamata a fissare il suo sguardo su questa scena,
che si rinnova continuamente nella storia. E in-vitata ad approfondire il senso
originale e personale della vocazione alla sequela di Cristo nel ministero sacerdotale
e l'inscindi-bile legame tra la grazia divina e la responsabilità umana,
racchiuso e rivelato nei due termini che più volte troviamo nel Vangelo:
"Vieni e seguimi". È sollecitata a percorrere il dinamismo
proprio della vocazione, il suo svilupparsi graduale e concreto nelle frasi
del cercare Gesù, del seguirlo e del rimanere con lui".
(Pastores dabo vobis, 34)
Rispondiamo all'invito del Signore "Venite e vedrete", affidando la nostra vita alla sua provvidente misericordia, pregando insieme con le parole del Salmo 15 (16):
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: "II mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene".
Agli idoli del paese,
agli dèi potenti andava tutto il mio favore.
Moltiplicano le loro pene
quelli che corrono dietro a un dio straniero.
Io non spanderò le loro libagioni di sangue,
né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi: la mia eredità è
stupenda.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai
la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
L: In questo particolare Anno sacerdotale raccogliamo l'invito di Papa
Benedetto a pregare per i sacerdoti e i consacrati, accompagnandoli nelle gioie
e sostenendoli nelle fatiche della vita. Infatti "ogni presbitero, ogni
consacrato e ogni consacrata, fedeli alla loro vocazione, trasmettono la gioia
di servire Cristo, e invitano tutti i cristiani a rispondere all'universale
chiamata alla santità. Pertanto, per promuovere le vocazioni specifiche
al ministero sacerdotale ed alla vita consacrata, per rendere più forte
e incisivo l'annuncio vocazionale, è indispensabile l'esempio di quanti
hanno già detto il proprio "sì" a Dio e al progetto
di vita che Egli ha su ciascuno. La testimonianza personale, fatta di scelte
esistenziali e concrete, incoraggerà i giovani a prendere decisioni impegnative,
a loro volta, che investono il proprio futuro. Per aiutarli è necessaria
quell'arte dell'incontro e del dialogo capace di illuminarli e accompagnarli,
attraverso soprattutto quell'esemplarità dell'esistenza vissuta come
vocazione. Così ha fatto il Santo Curato d'Ars, il quale, sempre a contatto
con i suoi parrocchiani, insegnava soprattutto con la testimonianza di vita.
Dal suo esempio, i fedeli imparavano a pregare".
(Benedetto XVI, XLVII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2010)
G: Concludiamo la preghiera per il dono di santi sacerdoti con le parole dei nostri fratelli Candidati al presbiterato:
Da sempre Padre chiami l'uomo
a compromettersi con te,
ad abbandonarsi alla tua Parola,
a rispondere con Maria l'eccomi di una vita.
In Cristo Gesù ci riveli il tuo amore fedele
chiamandoci discepoli, figli e amici.
Dona ora il tuo Spirito a questi fratelli
perché, annunciando con gioia
che nelle tue mani è la loro vita,
sostengano il cammino
di ogni uomo e donna
all'incontro con te. Amen
Congedo e canto finale
(A cura dei Candidati al sacerdozio della Diocesi di Milano, da La Fiaccola, maggio 2010)