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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas
Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).
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Mali, una situazione in bilico
30 aprile 2014Pasqua 2014
17 aprile 2014
· Il Consiglio di Stato per la pace e la democrazia (State Peace and Democracy Council –
SPDC), è la Giunta Militare che attualmente dirige il paese ed è guidato dal generale
Than Shwe, che riesce ad imporre la sua politica anche grazie ai molti uomini a lui fedeli
che è riuscito a “piazzare” in quasi tutti i posti chiave. In questa situazione, il generale
Maung Aye, comandante dell’Esercito e vice-Presidente dell’SPDC, riesce difficilmente a
mantenere il controllo sulle Forze Armate.
· I servizi segreti militari, Defence Services Military Security, coordinati dal comando della capitale, cioè dal Generale Thura Shwe Mann (alle dirette dipendenze di Than Shwe) e il nuovo capo dei Servizi Segreti, Myint Swe (nipote di Than Shwe).
· La KNU (Karen National Union) è il più importante gruppo armato ancora in lotta con il governo militare di Yangon; l’etnia karen è il gruppo più contrastayo da parte della Giunta militare al potere.
· Diversi movimenti armati separatisti che dall’inizio del conflitto combattono contro il Governo militare: l’Esercito dello Stato di Shan (SSA), il Partito Progressista Nazionale Karenni (KNPP), che sono gruppi oggi ancora attivi. Mentre hanno firmato il cessate il fuoco col governo: l’ Organizzazione per l’Indipendenza Kachin (KIO), l’Esercito di Stato Unito Wa (UWSA), l’Alleanza Nazionale Democratica del Myanmar.
· L’opposizione democratica riunita intorno al premio nobel per la pace Aung Suu Kyi, organizzata nel movimento Lega Nazionale per la Democrazia (LND).
· I servizi segreti militari, Defence Services Military Security, coordinati dal comando della capitale, cioè dal Generale Thura Shwe Mann (alle dirette dipendenze di Than Shwe) e il nuovo capo dei Servizi Segreti, Myint Swe (nipote di Than Shwe).
· La KNU (Karen National Union) è il più importante gruppo armato ancora in lotta con il governo militare di Yangon; l’etnia karen è il gruppo più contrastayo da parte della Giunta militare al potere.
· Diversi movimenti armati separatisti che dall’inizio del conflitto combattono contro il Governo militare: l’Esercito dello Stato di Shan (SSA), il Partito Progressista Nazionale Karenni (KNPP), che sono gruppi oggi ancora attivi. Mentre hanno firmato il cessate il fuoco col governo: l’ Organizzazione per l’Indipendenza Kachin (KIO), l’Esercito di Stato Unito Wa (UWSA), l’Alleanza Nazionale Democratica del Myanmar.
· L’opposizione democratica riunita intorno al premio nobel per la pace Aung Suu Kyi, organizzata nel movimento Lega Nazionale per la Democrazia (LND).
Intensità del conflitto
Il “divieto d’accesso” nelle zone di conflitto, fortemente controllato dal governo militare
(si parla proprio di “black area”), rende impossibile determinare con certezza il numero
delle vittime. Si stima, comunque, che solo tra la popolazione karen siano almeno 30 mila le
vittime, dall’inizio del conflitto. Si tratta, in ogni modo, di un paese ormai martoriato da
queste continue lotte, che non si sono mai interrotte a partire dalla presa del potere della
Giunta militare nel 1949.
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