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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

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La Commissione asiatica dei diritti umani



La Commissione asiatica dei diritti umani (AHRC) è un’organizzazione non governativa internazionale, con il compito di proteggere e promuovere i diritti umani, attraverso il monitoraggio, l’attività investigativa e la tutela delle vittime di violenze e torture, con lo scopo di intervenire - attraverso programmi di peacemaking, riconciliazione e risoluzione dei conflitti, nonché partecipando alle Commissioni sulla Verità e ai Tribunali Speciali - nelle situazioni di conflitto.

AHRC logo Secondo quanto stabilito dall’art. 15.4a della Carta asiatica dei diritti umani, adottata da circa 200 ong attive nel campo dei diritti umani il 17 maggio 1998 a Kwangju (Corea del Sud), il mezzo giudiziario è quello più efficace per una piena tutela dei diritti dell’uomo. Costituendo uno dei poteri sovrani degli Stati, accanto a quello legislativo ed esecutivo, ha la possibilità di denunciare le violazioni dei diritti umani, raccogliere le prove, provvedere a riparare alle violazioni anche attraverso la punizione dei colpevoli. Questo è possibile solo laddove vi è un sistema giudiziario forte e ben organizzato, capace di svolgere a pieno le proprie funzioni.

Ma accanto agli apparati giudiziari nazionali, vi è la possibilità per tutti gli Stati asiatici di creare apposite Commissioni nazionali per i diritti umani ed istituzioni specializzate nella protezione degli stessi, che implementino il ruolo degli organi giudiziari.

A livello internazionale è prevista la creazione di un organo interstatale (Commissione o Corte) che, agendo indipendentemente dagli Stati, rafforzi le finalità prescritte nella Carta asiatica dei diritti dell’uomo e al contempo predisponga un apparato per la promozione e protezione dei diritti fondamentali.

In attesa che venga creato un organo intergovernativo a livello regionale che si occupi di diritti umani, la AHCR collabora strettamente con un’altra organizzazione non governativa, l'Asian Legal Resource Center (ALRCR), avente statuto consultivo presso l’ONU, creata nel 1986 e formata da un eminente gruppo di giuristi e attivisti dei diritti umani, che si occupa di promuovere la tutela dei diritti umani. L'ALRCR cerca di implementare quelli che sono i programmi di assistenza giudiziaria, svolti da istituzioni giudiziarie e affini a livello regionale, locale, nazionale (programmi di educazione dei giudici in Cina, programma di educazione di giudici, avvocati e funzionari in Asia del Sud, Est e Sudest, attività di promozione della Carta asiatica dei diritti umani e dei meccanismi regionali, ecc).

La Commissione asiatica dei diritti umani è guidata da un organo esecutivo (il Consiglio Direttivo), da un organo formato dai 10 ai 20 Consiglieri, da un gruppo interno (di circa 200 persone) preparato a compiere missioni di valutazione e da altro personale. La struttura della AHCR, così come è stata approvata nel 1996 dal Consiglio Direttivo, si avvale in parte anche di personale appartenente alla ALCR.

La AHCR è competente a conoscere le violazioni dei diritti umani che siano state sottoposte al suo esame in base ad una denuncia di parte, che può essere presentata tanto da organizzazioni (non governative) quanto da singoli individui. La Commissione - una volta approvate le regole di diritto e procedura che devono essere applicate per assicurare che le indagini siano svolte secondo il rispetto dei principi fondamentali di diritto (imparzialità ed equità) - potrà raccogliere tutte le informazioni necessarie, compresi l’audizione dei testimoni e l’invio di missioni investigative sul luogo. Ogni indagine sarà eseguita da una Commissione Investigativa composta da tre membri che, per assicurare la natura di indipendenza della procedura, non possono avere la stessa nazionalità del paese indagato. Nell’eventualità in cui ciò si verifichi il commissario dovrà essere escluso.

La sede della Commissione asiatica dei diritti umani è a Hong Kong.
AHRC report

Il 17 gennaio 2006 la AHCR ha presentato un rapporto sulle condizioni di alcune popolazioni asiatiche oppresse da pratiche di violenza dei diritti umani e dalla tortura (The State of Human Rights in Ten Asian Countries). Il testo è il risultato di una ricerca condotta nel 2005 in dieci paesi asiatici (Bangladesh, Cambogia, Corea del Sud, Filippine, India, Indonesia, Myanmar, Nepal, Sri Lanka e Tailandia).

Con la diffusione di questo rapporto, la AHCR ha colto l’occasione per rinnovare l’invito, rivolto alle popolazioni asiatiche e a tutti coloro che sono interessati alla promozione e tutela dei diritti umani, a porre attenzione sull’importanza del legame esistente tra i diritti umani e le regole di diritto (e di procedura). Perché solo tenendo presente questa stretta connessione tra gli uni e le altre che i diritti umani possono diventare una pratica realtà. A tal fine la Commissione asiatica dei diritti umani ha lanciato l’idea di una Carta Asiatica delle Norme di Diritto. In tal senso ampie consultazioni sono in atto per l’elaborazione di una bozza da sottoporre a diverse istituzioni interessate (organizzazioni governative e non) come a singoli individui (esperti del settore).


AHRC logo bis
Per saperne di più visita il sito della
Commissione asiatica dei diritti umani

in Biblioteca: Carta dei diritti umani dell'Asia

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