CRIS

WSIS, Cortiana:”Con Gil e Rodota’ la giornata dei diritti al Summit”

Oggi presso lo stand italiano a Tunisi al WSIS dell’ONU si e’ tenuta la
presentazione dell’appello Tunisi Mon Amour, appello per la creazione a
livello internazionale di una Carta dei Diritti di Internet, che
garantisca a tutti i cittadini del globo i diritti fondamentali nell’uso
delle nuove tecnoologie, dal diritto alla privacy, a diritto
all’accesso, dal diritto di espressione al diritto di accesso alle
informazioni e alla conoscenza.
17 novembre 2005 - Jason Nardi

All’incontro, promosso dal Sen. Cortiana, oltre al senatore verde hanno partecipato il Ministro brasiliano Gilberto Gil, il prof. Stefano Rodota’, estensore dell’appello e i parlamentari Malan e Palmieri.

“L’idea di una Carta dei Diritti per Internet non e’ solo una bella
idea, ma e’ una possibilita’ concreta: grazie al forum multi
stakeholders, annunciato ieri da Kofi Annan e che nell’arco di cinque
anni affrontera’ la questione della governance di Internet, esiste
oggi un luogo dove la carta dei diritti puo’ diventare una opportunita’
concreta. Bisogna lavorare affinche’ i tavoli con la societa’ civile
gia’ aperti nei diversi paesi, come in Italia, si mettano in moto da
subito per definire le proposte sulla governance della rete e i
contenuti del Bill of Rights, assumendo un ruolo che incida sul processo
aperto. E’ gia’ partita ufficialmente, come delegazione italiana, la
proposta di costruire un forum europeo che interagisca con quello delle
Nazioni unite: in questo senso i tavoli nazionali hanno un ruolo ed peso
fondamentali che vanno potenziati e ben definiti.” afferma il sen.
Fiorello Cortiana, che rappresenta al World Summit on Information
Society dell’Onu che si tiene in queste ore a Tunisi il Senato della
Repubblica.

Non c’e’ solo l’Europa: Gil si espone schiera chiaramente in favore di
questa ipotesi “lavoreremo insieme con il Brasile e con tutti coloro che
supportano questa idea. Se pure esistono molte contraddizioni, a nome
del mio Governo sono pronto a farmi carico di questa grande questione”,
ha dichiarato mentre nella sala, oltre ai numerosi giornalisti, ONG,
associazioni e rappresentanti di paesi diversi dimostrano interesse e
curiosita’ per l’ipotesi.
Si avverte la necessita’ di parlare, di rimanere in contatto, di trovare
dei modi per supportare il lavoro futuro: dalla settimana prossima sara’
pronto il sito www.tunisimonamuor.org; dove, oltre che aderire
all’appello si costruira’ uno spazio di lavoro collaborativa aperto
alle contributi di chiunque sul modello di wikipedia.