Cos'e' il summit mondiale sulla societa' dell'informazione
COSA: Le Nazioni Unite, in collaborazione con ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), organizzano un Summit Mondiale sulla Società dell’Informazione.
CHI: Il Summit è un processo tripartito, che prevede la partecipazione di governi facenti parte delle Nazioni Unite, i privati e la società civile, oltre alle agenzie internazionali.
QUANDO E DOVE: Avrà luogo in due fasi: a Ginevra, dal 10 al 12 dicembre 2003. Una seconda fase è prevista a Tunisi nel 2005 per proseguire le decisioni prese a Ginevra.
PERCHE’: Lo scopo, secondo gli organizzatori, è “sviluppare una visione e definizione della Società dell’Informazione, per capire meglio i suoi scopi e dimensioni e redigere un piano d’azione strategico per adattarsi con successo alla nuova società”.
LA STORIA: L’idea di un Summit Mondiale sulla Società dell’Informazione è nata nella Conferenza di ITU in Minneapolis nel 1998 ed si basa su tre risoluzioni: la Risoluzione 73 adottata nella Conferenza a Minneapolis nel 1998; la Risoluzione 1158 adottata nel Consiglio di ITU nel 2000; la Risoluzione 1179 del Consiglio di ITU, adottata nel 2001. La Risoluzione 56/183 dell’Assemblea delle Nazioni Unite, inoltre, stabilisce le linee generali dell’organizzazione del Summit, demandando ad ITU il lavoro preparatorio.
GLI OBIETTIVI: dal Summit dovrà uscire una Dichiarazione sui principi e le regole di condotta mirate a stabilire una Società dell’Informazione più partecipativa e sostenibile. E un Piano d’Azione che formuli proposte operative e misure concrete da assumere perché tutto il mondo possa beneficiare delle opportunità di una Società dell’Informazione democratica.
IL PROCESSO: Come tutti i Summit di questo tipo, la procedura prevede un processo preparatorio con alcuni momenti di incontro e discussione. Finora due sono state le conferenze preparatorie, le cosiddette PrepCom: la prima a settembre 2002, la seconda a febbraio 2003. La PrepCom 3 è invece prevista per settembre 2003. Ci sono state alcune conferenze regionali: a Bucarest quella europea (novembre 2002), a Bamako quella africana, a Santo Domingo si è incontrata l’America Latina (gennaio 2003), mentre a Tokyo l’Asia (gennaio 2003). A queste vanno aggiunti altri momenti di discussione sul WSIS nell’ambito di incontri della società civile.
La Società dell’Informazione è al cuore delle questioni politiche, sociali, culturali e economiche con cui ci stiamo confrontando in questo inizio di 21esimo secolo. Il centro del Summit della Società dell’Informazione non vuole essere la tecnologia, ma l’essere umano: non è sufficiente essere connessi per risolvere i problemi fondamentali del sottosviluppo. Che valori dobbiamo abbracciare per assicurare che la Società dell’Informazione diventi un veicolo per la democrazia, la giustizia, l’ uguaglianza, il rispetto per gli individui, il loro sviluppo personale e sociale? Qual è il ruolo della comunicazione in disegnare il futuro della società che vogliamo costruire?
Senza la partecipazione attiva della società civile, dei governi e del settore privato, una Società dell’Informazione egualitaria non può esistere. Ciò significa che una nuova forma di dialogo deve instaurarsi tra i tre diversi soggetti. Un nuovo processo è stato instaurato per esplorare vie creative di interazione che permettano a tutti di portare il proprio contributo al processo di decisione. Di fatto la procedura è democratica solo sulla carta, e la società civile viene costantemente marginalizzata. Ma molto dipende dalla mobilitazione di tutti i cittadini per prendere parte al Summit e al processo preparatorio.