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Si è concluso il meeting per l’informazione di Marrakesch

La dichiarazione di Marrakesch rappresenta una tappa importante nel percorso verso Tunisi, in cui il mondo arabo afferma il proprio desiderio di lottare per la libertà di espessione, senza però dimenticare l'importanza della diversità.
1 dicembre 2004

Il convegno, organizzato dall’UNESCO, dal governo marocchino e da ORBICOM si è concluso con una dichiarazione che vuole sottilineare l'importanza della traduzione nella pratica dei principi affermati nelle dichiarazioni internazionali, non focalizzandosi solo sull'importanza di diffondere l'uso delle ICT nei Paesi del Sud, ma favorendo una reale appropriazione da parte di diversi popoli e comunità.
Diversità culturale e libertà di esperessioni i valori affermati con forza durante l'incotnro, che ha visto diversi rappresentanti del mondo arabo riuniti intorno al tavolo per affermare la loro volontòà di partecipare alla governance dei media e della comunicazione, affermando però l'iportanza dell'alterità come strumento per un arricchimento reciproco.
molto critici i rappresentati dell'International Federation of Journalist, soprattutto nei confronti del governo tunisino, che ospiterà il Summit Mondiale sulla Societòà deell'Informazione nel Novembre 2005. Aidan White, segretario generale dell'IFJ, ha dichiarato che i governi dovrebbero cessare queste ossessioni per la tecnologia e focalizzare l’attenzione sull’utilizzo della Società per le Informazioni per proteggere i diritti dei lavoratori e favorire la libertà d’espressione. "Alcuni governi pensano che la Società dell’Informazione sia solo una struttura tecnica ed equipaggiata", ha continuato White. "Ma si sbagliano. Dobbiamo usare la tecnologia con saggezza per liberare le persone dalla censura e dall’ignoranza e dobbiamo creare condizioni di vita e lavorative migliori. Altrimenti la Società per l’Informazione sarà un fallimento." Durante la cerimonia di apertura White si è congratulato con il governo marocchino per "l’adozione degli standard di libertà d’espressione che fungono da modelli per le altre regioni" soprattutto in riferimento ai tentativi da parte del governo tunisino, che ospiterà il summit l’anno prossimo, di far tacere Sihem Bensedrine, un giornalista e un dissidente tunisino molto noto. White ha anche affermato che questo è un esempio di come la censura e gli attacchi alla libertà di stampa costituiscano un’ombra sul convegno, ma ha rifiutato l’ipotesi di un possibile boicottaggio del meeting da parte dell'IFJ.
Alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani e per la libertà di espressione hanno minacciato un sabotaggio che, in un paese così povero di libertà di espressione, potrebbe far spostare la sede del convegno. "Dobbiamo andare a Tunisi per esprimere solidarietà ai giornalisti tunisini e dobbiamo anche cambiare questo riprovevole governo", ha concluso White. L’evento di Marrakesch, patrocinato anche dall’UNESCO, dal governo marocchino e dal gruppo ORBICOM, si è concluso con la speranza che nuovi provvedimenti assicurino il calendario e il nodo del summit siano rivisti. L'IFJ sostiene che la libertà d’espressione, i diritti dei lavoratori e il bisogno di promuovere il servizio pubblico devono essere riportati tra gli ordini del giorno da discutere.