Al via le licenze Creative Commons in Italia
“Alcuni diritti riservati”. Questo il motto del progetto Creative Commons, nato nel 2001 negli Stati Uniti, con l'obiettivo di adegurare la disciplina del diritto d'autore alle innovazioni e alle pratiche introdotte negli ultimi anni dalle nuove tecnologie. Un tentativo di definire delle forme intermedie di protezione delle opere dell'ingegno capaci di mediare tra i diritti esclusivi finora tutelati dal copyright (che risponde al principio “tutti i diritti riservati”) e l'anarchia che regna nelle reti peer to peer.
Le licenze creative commons consentono infatti agli autori - che siano essi musicisti, scrittori, programmatori, ma anche enti o associazioni - di selezionare tra le licenze previste quella che meglio risponde alle proprie esigenze, bilanciando tra desiderio di condivisione e diritti di protezione. Diventa quindi possibile scegliere di atorizzare la copia del prodotto, a patto di citare la fonte, permetterne una modifica parziale, consentirne o meno l'tilizzo per fini commerciali.
Tuttavia, essendo il diritto d'atore tutelato su scala nazionale, affinché le licenze possano essere riconosciute, necessitano di un'opera di localizzazione , di adattamento all'ordinamento giuridico vigente in ogni paese. Ed è per questa ragione che sul finire del 2003 il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Torino e l’IEIIT-CNR si sono assunti l'incarico di tradurre e adattare i contratti delle licenze Creative Commons al caso italiano.
Un lavoro che, dopo più di un anno e l'impegno di molti esperti e volontari, ha condotto al primo rilascio delle licenze, che verranno presentate a Torino il 16 dicembre. Ma qella piemontese è solo l'ennesima tappa di un percorso che, negli ultimi mesi, ha visto molti paesi europei determinati a trovare nuove vie per consentire tanto la condivisione quanto la protezione della conoscenza, all'interno dei nuovi scenari della Società dell'Informazione. L'1 ottobre infatti è stata la Spagna a presentare le proprie licenze, seguita il 19 novembre dalla Francia. E sembra che il numero dei paesi europei interessati al progetto sia destinato presto ad aumentare.
Per il programma dell'incontro
http://creativecommons.it/main.php