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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

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La Corte Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli



La creazione di una Corte Africana è stata prevista dal Protocollo addizionale alla Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (adottata a Nairobi, il 28 giugno 1981, dalla Conferenza internazionale dei Capi di Stato partecipanti all’Unione Africana), firmato il 10 giugno 1998 ed entrato in vigore il 25 gennaio 2004 con la ratifica di 15 paesi africani.

In effetti, la creazione di una Corte africana che ha per oggetto la promozione e tutela dei diritti dell’uomo e dei popoli ha rappresentato una delle ultime questioni affrontate dalla Commissione Africana sui diritti dell’uomo e dei popoli. Nella risoluzione n. 76 dell’11 maggio 2005, la Commissione, durante la sua trentasettesima sessione, ha stabilito che:
1) a seguito del dibattito suscitato dall’Assemblea dei Capi di Stato e di governo dell’UA sulla proposta di unire la Corte Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli con la costituenda Corte di Giustizia dell’Unione Africana, i due organi giudiziari in questione hanno differenti mandati e parti in causa;
2) che si provveda quanto prima alla ratifica del Protocollo istitutivo (dato il basso numero degli atti di deposito delle firme) e che
3) si provveda all’elezione dei giudici, all’assegnazione della sede della Corte e all’allocazione delle dovute risorse per il suo effettivo funzionamento.

In base alle disposizioni del Protocollo di cui sopra (ed in attesa del regolare svolgimento delle attività giudiziarie), il mandato della Corte deve essere eseguito in collaborazione con la Commissione africana dei diritti umani e dei popoli (altro organo dell’Unione Africana, che svolge soprattutto funzioni di monitoraggio).

La giurisdizione della Corte riguarda tutti i casi e le dispute riguardanti l’interpretazione e l’applicazione della Carta africana, del Protocollo e di qualsiasi altro testo rilevante per i diritti umani ratificato dagli Stati membri.
La Corte - su richiesta degli Stati membri dell’UA, dell’organizzazione dell’Unione Africana, di ogni suo organo e di ogni istituzione riconosciuta dall’UA (anche o.n.g. africane) - è, inoltre, competente a fornire pareri consultivi.
La Corte, quando ritiene ammissibile un caso, richiede l’opinione della Commissione africana, che provvede quanto prima.
Le udienze sono pubbliche, ad eccezione di quelle durante le quali il collegio si riunisce in Camera di consiglio.
La parte in causa deve essere rappresentata in giudizio da un legale. Qualsiasi persona che si presenti innanzi alla Corte (sia esso un testimone o un avvocato) è tutelato, in base alle norme generali di diritto internazionale.

La Corte è composta di undici giudici, di nazionalità africana, eletti dall’Assemblea generale dell’UA tra giuristi di alta moralità e con un’ampia competenza pratica, giudiziaria e accademica riconosciuta, e un’esperienza nel campo dei diritti umani e dei popoli.
Non vi possono essere più di due giudici appartenenti allo stesso Stato.
I magistrati durano in carica sei anni e possono essere rieletti.
Agiscono, nell’esercizio delle proprie funzioni, indipendentemente ed in maniera imparziale.
La Corte, una volta formata, provvede all’elezione del Presidente e del Vicepresidente (che durano in carica due anni e possono essere riconfermati), del Cancelliere e del suo staff.
La decisione viene assunta con il voto favorevole di almeno sette voti su undici.

Se la Corte ritiene vi sia stata una violazione dei diritti umani e/o dei diritti dei popoli ordina di rimediare alla violazione in questione, incluso il pagamento di un’equa compensazione e riparazione.
La Corte provvede, inoltre, attraverso un rapporto annuale ad informare i paesi membri sull’attività svolta.

Dal 3 al 5 luglio 2006 la Corte ha tenuto la sua prima riunione a Banjul (Gambia) all'indomani del VII Summit dell'Unione Africana (Banjul, 25 giugno-2 luglio) nel corso del quale gli undici giudici hanno prestato solenne giuramente dinanzi ai Capi di stato e di governo africani.

ACHPR
Per saperne di più visita il sito della
Commissione Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli


in Biblioteca: Protocollo alla Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli che istituisce una Corte africana dei diritti dell'uomo e dei popoli

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