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Popolazione: 1.135.613.848
Gli indiani costituiscono una molteplicità di razze, culture e gruppi etnici. La maggior parte discende dai popoli indoeuropei che crearono la civiltà vedica e imposero il sistema delle caste che sopravvive ancora oggi. Nel nord è visibile l'influsso delle invasioni arabe (VII-XIII secolo) e mongoliche (XII secolo). Nell'altopiano del Deccan, nel centro e nel sud, predominano le popolazioni di stirpe dradivica.
Superficie: 3.287.260 kmq
Capitale: New Delhi, 14.146.000 ab. (2003).
Moneta: Rupia indiana
Lingua: 400 lingue registrate, tra le quali 18 ufficialmente riconosciute, come l'hindi, il bengali, il tamil o l'urdu. L'inglese è una lingua franca, ampiamente utilizzato per ragioni amministrative. Vi sono anche 16 lingue regionali ufficiali e un'infinità di dialetti locali.
Religione: Induisti, 83%; musulmani, 11%; sikh, 2,5%; cristiani, 2%; buddhisti, 1%; altri, 0,5%.
Governo: Repubblica federale. Abdul Kalam, presidente dal luglio del 2002. Manmohan Singh, primo ministro dal maggio del 2004. Organo legislativo bicamerale: Consiglio degli Stati (250 membri) e Casa del Popolo (545 membri).
La situazione del conflitto al 2008-2009:
India - Kashmir (dal 1947)
Il conflitto ha continuato a far registrare un trend in diminuzione, nonostante i timori che
le elezioni amministrative locali, programmate per il mese di novembre, potessero provocare
un aumento degli attacchi militari dei ribelli separatisti islamici (che invitavano a
boicottare il voto).
Mentre 12 civili rimanevano uccisi durante le operazioni di voto, una vecchia disputa
territoriale tra musulmani e indù provocava i peggiori episodi di violenza del 2008, con
oltre 50 persone uccise durante varie manifestazioni di protesta, anche a seguito degli
scontri con le forze di polizia indiane.
Nel complesso, benché India e Pakistan abbiano rinnovato la loro volontà di proseguire i
colloqui di pace, ponendo la questione del Kashmir tra gli argomenti di discussione, circa
541 persone sono morte a causa del conflitto.
India – Insurrezione Maoista (dal 1980)
La lotta tra le forze governative e gli insorti maoisti è continuata nel corso di tutto il
2008, in varie regioni orientali dell’India, provocando circa 800 vittime, metà delle quali
civili. Le testimonianze a disposizione confermano l’utilizzo da entrambe le parti in lotta
di bambini nel corso di operazioni militari.
India – Nordest (dal 1979)
Nello Stato dell’Assam, diversi comandanti in capo del Fronte Unito di Liberazione
dell’Assam (ULFA) hanno optato per il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace con il
governo indiano. Tale decisione lascia sperare in una diminuzione della violenza nell’intera
area. Alla fine del 2008, sempre nell’Assam, si sono verificati scontri e violenze, a causa
di un conflitto tra la tribù dei Bodo e i musulmani. Oltre all’Assam, altri due Stati
indiani, il Manipur e il Nagaland, sono stati afflitti da episodi di violenza, che hanno
contribuito per il 95% al numero totale di morti registrato nei sette Stati del Nord-est. Le
1130 vittime del 2008, oltre ad essere il doppio di quelle registrate nell’intero biennio
2006-2007, rappresentano il numero più elevato di vittime annuali mai registrato durante il
conflitto.
- La storia del conflittoIn questa sezione vengono ripercorse le tappe fondamentali che hanno caratterizzato la storia di questo conflitto fino allo scorso anno
- Documenti e approfondimentiArticoli, campagne e documenti per approfondire e capire meglio le questioni del conflitto e i suoi protagonisti